
L’Unione Europea ha proposto norme volte a garantire il diritto di accesso ad alcuni siti internet istituzionali ad anziani e disabili.
La normativa è volta a far sì che gli Stati membri si impegnino a garantire l’accesso ad una serie di servizi internet, ritenuti dalla Commissione “essenziali”, a persone con difficoltà visive, uditive e di movimento.
Le categorie di siti definiti essenziali sono circa 12 e riguardano:
– la ricerca di lavoro negli uffici di collocamento;
– la dichiarazione dei redditi e le agevolazioni fiscali, come borse di studio e assegni famigliari;
– le pratiche connesse al rilascio di documenti e certificati da parte della pubblica amministrazione e del settore sanitario;
– i cataloghi delle biblioteche comunali;
– la possibilità di inoltrare denunce agli organi di polizia in caso di furto o molestie.
Gli aiuti alle persone con difficoltà uditiva, visiva e motoria vanno dal supporto audio per scritte e immagini alla trascrizione su schermo di file audio e video per chi invece ha problemi a sentire correttamente.
“I siti web offrono una grande opportunità a tutti i cittadini per accedere ai vari servizi e usufruire delle opportunità – è il commento di Sunil Deepak, responsabile per l’attività scientifica dell’Aifo (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) e consulente dell’Oms per la disabilità.
Il progetto andrebbe a rendere più facile la vita dei quasi 3 milioni di italiani colpiti da una qualche disabilità, di oltre 80 milioni di disabili e 87 milioni over 65 che vivono in Europa.
La normativa dovrà essere approvata entro la metà del 2014 ed essere a regime l’anno successivo.
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