
Al compimento di una determinata età anagrafica, le prestazioni economiche assistenziali erogate per gli invalidi civili (totali e parziali) e per i sordomuti titolari di pensione non reversibile, vengono trasformate in assegno sociale.
L’art. 19 della legge 118/71 stabilisce la trasformazione automatica, al compimento del sessantacinquesimo anno, di assegno mensile e pensione di inabilità in assegno sociale per coloro che erano titolari precedentemente della provvidenza economica assistenziale.
Analogamente dispone l’art 10 della legge 381/70 per i sordomuti titolari di pensione non reversibile.
Orbene, con la legge n. 214/2011 (riforma Fornero) il predetto requisito anagrafico dei 65 anni è stato agganciato all’incremento della speranza di vita e dal 2018 è stato previsto l’innalzamento di un anno. Di conseguenza, dal 2018 la trasformazione delle prestazioni economiche in favore degli invalidi civili non avverrà più al compimento del 65° anno, ma a 66 anni e 7 mesi di età e dal 2019 la trasformazione avverrà all’età di 67 anni.
Quindi, dal 2018 l’accesso all’assegno sociale, all’assegno sociale sostitutivo della pensione d’inabilità civile, all’assegno mensile di assistenza agli invalidi parziali e alla pensione non reversibile ai sordi, è previsto al compimento dei 66 anni e 7 mesi di età.
In sede di accertamento dei requisiti reddituali degli invalidi civili ultra 65enni si deve fare riferimento al reddito percepito dall’interessato (non si guarda al reddito del nucleo familiare) nell’anno in corso.
Quindi, redditi da dichiarare, nel caso di trasformazione in assegno sociale delle provvidenze economiche concesse per invalidità civile, sono:
- solo i redditi del richiedente;
- solo i redditi assoggettabili a IRPEF. Sono perciò esclusi i redditi esenti da imposte (come pensioni di guerra, sussidi assistenziali in favore di invalidi civili) o comunque quelli non computabili agli effetti dell’IRPEF (quindi anche la rendita INAIL);
- la pensione di reversibilità è compresa nel computo dei redditi.
Diverso è il caso in cui l’invalidità civile venga riconosciuta dopo dei 65 anni (dal 2018,dopo il compimento dei 66 anni e 7 mesi): infatti in tal caso i limiti di reddito da considerare ai fini del diritto all’assegno sociale sono quelli del nucleo familiare (non si guarda al reddito personale).
Per tale motivo, nel caso di invalidi che richiedano al compimento di 66 anni e 7 mesi di età la trasformazione della pensione in assegno sociale, detta trasformazione deve prendere come riferimento solo ed esclusivamente i REDDITI PERSONALI!
Buongiorno Avvocato,
Grazie per le preziose informazioni.
Avendo di recente avuto informazioni dirette trovo ci sarebbero da precisare alcune cose in merito alle trasformazioni all’importo dell’assegno sociale che altrimenti possono essere fuorvianti. In particolare gli assegni per invalidi parziali e totali non possono essere riconosciute agli ultrasessantacinquenni (e tre mesi dal 2013) ed i redditi da dichiarare non sono mai i redditi delle pensioni “da casellario” in quanto già noti all’ente. Sono invece sempre da dichiarare i redditi del coniuge che sono influenti solo per gli aumenti (10,33€/mese) ed al compimento dell’età per l’AS l’importo in trasformazione è quello dell’as “senza diritto agli aumenti” in presenza di redditi coniugali, il limite per il diritto alla prestazione resta quello degli invalidi parziali o totali (reddito personale). Da ricordare poi che gli invalidi totali hanno diritto ai 60 anni delle maggiorazioni sociali ( influenti i redditi coniugali)
Grazie e cordiali saluti
Antonio
Leggo nell’articolo che la pensione di reversibilità si computa nel reddito: chiedo se il titolare di pensione sociale derivante da pensione da invalido civile al 100%, nel momento in cui dovesse acquisire la reversibilità del coniuge, perde il diritto alla pensione sociale, e qual è la norma che regola il diritto o meno. Grazie
Antonio
Buongiorno Avvocato,
mia madre (84 anni) percepiva un assegno sociale derivato dalla sua invalidita’. Dopo la morte di mio padre e la conseguente reversibilita’ della pensione, mia madre si e’ vista togliere l’assegno sociale.
E dover restituire alcune mensilita’ erroneamente devolute.
Mia madre ha peggiorato molto il suo stato di salute ed io sono stato costretto a rinunciare al mio lavoro e alla mia vita all’estero per accudirla. Non capisco come sia possibile con un giro di parole togliere un diritto ad un invalido (pensione d’invalidita’ sostituendola con l’assegno sociale e all’improvviso toglierlo . Mia madre rimane un invalida ma percepisce adesso una pensione di circa 1000 euro mensili.
Le chiedo se tutto cio’ e’ legalmente ammissibile. Grazie per la risposta
in riferimento alla domanda di invalidità di mia moglie già IC al 100% come da verbale della CML INPS di Nocera Inferiore per esiti di QSE mammella destra per CA duttale infiltrante allo stadio pT1cG3pN3 IN TERAPIA ORMONALE IN ESITI DI MASTECTOMIA RADICALE A SINISTRA PER K (1997) RECENTEMENTE IMA INSOGGETTO CON CARDIOPATIA ISCHEMICA CRONICA CON BUONE SITO A DISTANZA PER PREGRESSA PTCA SU IVA CX E CDX E MODERATA DISFUSIONE VENTRICOLARE SINISTRA STENOSI CRITICA ARTERIA ILIACA COMUNE DI DESTRA IPERTENSIONE ARTERIOSA DIABETE MELLITO ID DIAGNOSI ICD9: CODICE-174: CODICE- 250 CODICE 414.9 : CODICE – 715 IL SOGGIETTO FA INSULINA MENTRE HANNO RIPORTATO SOLTANTO DIABETE MELLITO INOLTRE NON PERCEPISCE NESSUN ACCOMPAGNAMENTO PERCEPISCE SOLTATO INVALIDITA CIVILE HA SEPERATO IL 65 ANNO DI ETA’ E NON GLI HANNO DATO ASSEGNO SOCIALE COSA POSSO FARE VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE ATTENDO UNA VS.RISPOSTA SULLA MIA EMEIL……
Deve presenatare domanda amministrativa all’Inps di trasformazione della pensione di inabilità in assegno sociale. Se non vi è alcuna risposta, dopo 120 giorni può ricorrere in Tribunale rivolgendosi ad un avvocato previdenzialista. Saluti
Gent ma Avvocato Nadia delle Side, porti pazienza ma scrivete troppo complicato x me ma vengo al dunque ho solo 51 anni e sono a casa dal lavoro autonomo dal 2009 , in cura dal CSM da 12 anni e da 2 anni dal 73%di disabilità ora ho il 75% e percepisco 290 euro al mese,ho lavorato più di 20 anni , ora non capisco cosa vuol dire che l assegno di invalidità passa ad assegno di vecchiaia, in tanti anni non sono più stato chiamato dal centro della impiego, tanto che ogni 3 mesi perdevo una mattina da panico x niente e ho fatto fare un fax che non sarei più andato a Bassano e ho fatto scrivere nel fax i recapiti del mio centro psichiatrico con il nome della mia dottoressa e assistente sociale, in fine Le chiedo se avrò modo di percepire qualcosa in più, c’è qualcuno che prende 580! come mai? Grazie x la considerazione. P luigi
Buonasera avvocato, mia madre percepisce pensione di invalidità a seguito di ischemia cerebrale..a ottobre di quest’anno ha compiuto 65 anni :deve fare richiesta all’inps oppure la trasformazione da pensione di invalidità in pensione sociale avviene in automatico? Quando ha diritto a percepire dopo aver compiuto i 65 anni? Grazie
Percepisco una pensione IO COM dal 1985.di 503,oo Euro La mia data di nascita è 01.05.1950.Oggi ho 65 anni e 9 mesi, e proprio in questi giorni,per una domanda di invalidità 100% per il cui ottenimento mi ero rivolto al tribunale, mi è arrivata la conferma del riconoscimento di invalidià 100% a far data dal 01,07,2015. Le chiedo quantodvrei percepire mesilmente ese ibenfici economici per il rconscimento edl 1005 SI AGIUNGERANNO A QUANTO GIà PERCEPISCO. gRAZIE
Egregio Avvocato,
mi chiamo Carlo, sono nato il 3 gennaio 1951 e percepisco da circa 20 mesi euro 280 circa di invalidità civile.
Ho fatto richiesta dell’Assegno Sociale al compimento dei 65 anni più tre mesi ma l’INPS mi ha risposto che automaticamente l’importo dell’assegno sociale lo andrò a percepire al compimento dei 65 anni più sette mesi .
PERCHE’ ?
La ringrazio anticipatamente.
Perchè a partire dal gennaio 2016, per effetto del nuovo scatto dell’aspettativa di vita, l’assegno sociale verrà versato al compimento dei 65 anni e 7 mesi. La Legge Fornero ha previsto, inoltre, dal 2018 un altro aumento di 1 anno che porterà il requisito minimo a 66 anni e 7 mesi. Saluti
Grazie Avvocato mi è stata utile.
Salve, ho una richiesta urgente, mia madre percepiva dal 2010 una pensione sociale di circa 220 euro per un tumore. Al compimento di 65 anni è diventato assegno sociale prendendo 448 euro circa. Ora ha compiuto 70 anni e ha fatto la richiesta della maggiorazione dell’assegno sociale a 638 euro presso il patronato. Le spetta l’aumento? Non ha redditi, case, non è sposata. C’è chi dice che non le spetta ma la legge non prevede l’adeguamento alla maggiorazione sociale? Sarebbe gravemente ingiusto che non potesse percepire quel minimo in più per vivere non avendo altro. Grazie.
Gentile sig. Giuseppe, la maggiorazione può essere concessa a sua madre, se non coniugata, possieda redditi personali inferiori a 7.730,32 euro oppure, se coniugata, possieda redditi propri inferiori a 7.730,32 euro e redditi propri che, sommati a quelli del coniuge, siano inferiori a 13.047,97 euro. Qualora dovesse rientrare con i redditi può presentare la relativa domanda.
Saluti
La ringrazio.
Salve gentilissimo avvocato volevo chiedere una cosa mia madre aveva grossi problemi di salute abbiamo fatto la richiesta di invalidità dopo che si è rotta il femore su consiglio della fisioterapista per avere ali ausili dell ulss ecc l invalidità le è stata data ma solo a quel titolo rma soldi zero in quanto avendo chiesto spiegazioni all inps e all uff disabili ci hanno risposto che dopo i 65 anni nn viene dato denaro volevo capire è vera sta cosa o no? ho sentito di persone che lo prendono dopo i 65 anni nn mi pare giusto però allora mi avevano detto di fare l accompagnatoria ma purtroppo nn abbiamo fatto in tempo in quanto è morta prima che potessimo farla secondo lei è giusto o ce stata un ingiustizia? in questo caso posso fare ricorso e avere cio che le è stato negato? grazie distinti saluti
scusi ho dimenticato di dirle che le hanno dato l invalidità al 100% ma ripeto soldi mi hanno detto no in quanto aveva piu di 65 anni io so di una signora che le hanno dato l accompagnatoria nonostante sia autosufficente in tutto e anzi guida anche l auto avendo la patente rinnovata e 80 anni
Se l’invalidità civile viene riconosciuta dopo il compimento del 65esimo anno di età la prestazione economica non spetta, a meno che non si abbia diritto all’indennità di accompagnamento poichè essa viene concessa indipendentemente dall’età e dal reddito posseduto. saluti
Gent.ma Nadia, intanto grazie per le preziose informazioni che fornisce. Volevo chiederle una delucidazione su una questione che riguarda la trasformazione della pensione di invalidità 100% in assegno sociale dopo il compimento del 65esimo anno e 7 mesi. (per chi è già invalido al 100% prima dei 65 anni)
Categoria 044 INVCIV. I limiti reddituali dopo i 65 anni e 7 mesi rimangono quelli calcolati in precendenza, che per l’anno 2016 sono fissati in 16.532,10 (circolare INPS 210), oppure diventano più restrittivi come per l’assegno sociale? Purtroppo sul sito INPS non è molto chiara la questione a parte quanto riportato nella Circolare numero 86 del 27-4-2000 dove il Ministero del Lavoro afferma che per gli invalidi civili totali dopo il compimento del 65mo di età debbano essere applicati i criteri previsti prima del compimento del 65mo anno. Non esiste una circolare INPS aggiornata che illustri come avviene la trasformazione della pensione di invciv in assegno sociale per i soggetti che compiono 65 anni e 7 mesi con tanto di limiti reddituali? Grazie, Saluti
Salve,
mio padre, età 65 (08/01/1952), anzianità contributiva anni 26, negli ultimi 5 anno non arriva 3 anni di contribuzione a causa del part-time,
ha in corso domanda di invalidità civile e 104 per patologia tum.,
ha diritto ad andare in pensione adesso?
Ha sindrome, certificata, mista ansiosa depressiva reattiva di elevato grado di intensità, per cui ha intensione di procedere con richiesta di inabilità lavorativa all’INPS.
Per la deroga Amato potrebbe andare in pensione a 66 anni e 7 mesi, a seguito della legge Fornero.
Quindi, non avrebbe alcun diritto, non sentendosi più di andare a lavorare?
SALVE,
è POSSIBILE AVERE UNA RISPOSTA?
GRAZIE
Gent.le Avvocato ho raggiunto i 65 a novembre/15
Percepisco una pensioncina di invalidità per avere l’assegno sociale a 65 e 7 mesi, devo fare domnda oppure è automatica? La ringrazio x la sua cortesia
e chiarezza nelle risposte.
M.Antonietta
Mi scusi avvocato ma ho compiuto 65 anni nel 2016 e nn nel 2015
Gent avvocato fatto una domanda di assegno sociale il giorno 23\02\2017 e ancora mi risulta giacente quanto serve INPS per rispondere la mia domanda è grazie
Buongiorno avvocato, volevo un’informazione riguardo alla trasformazione da invalidità civile ad assegno sociale. Mio padre nel 2014 è stato riconosciuto invalido al 100% a 64 anni d’ètà. Dopo il compimento del 65° anno gli è stata erogata sempre l’invalidità e non l’assegno sociale e ora l’inps ci richiede il rimborso per prestazioni non spettanti. Volevo sapere se è vero che doveva essere una pratica automatica e se posso fare qualcosa anche se mio padre è mancato a febbraio di quest’anno. Grazie mille
E’ vero che le prestazioni economiche assistenziali erogate per gli invalidi civili vengono trasformate automaticamente in assegno sociale. Si tratta di un principio riconosciuto dall’art. 19 della Legge 118 del 1971. Occorre vedere se il rimborso riguarda magari quote di maggiorazione non spettanti ad esempio per superamento dei limiti di reddito. Saluti
Buongiorno avvocato,
a mia madre è stato riconosciuto l’assegno di invalidità prima dei 65 anni di età, attualmente è stato convertito in assegno sociale.
Attualmente mia madre sta facendo la cura per l’epatite C (che ovviamente ha contribuito, insieme ad altre patologie, al riconoscimento dell’assegno di invalidità), la cura non è ancora finita e risulta già negativizzata. Qualora a fine cura risultasse ancora negativizzata gli potrebbero revocare l’assegno?
Grazie mille
Il compimento del 65esimo anno di età da parte dell’assistito segna una linea di “confine”,ossia il raggiungimento dell’età pensionabile “cristallizza” la situazione in essere a quel momento: quindi gli assicurati cessano di essere titolari delle prestazioni di invalidità civile e per il futuro fruiscono dell’assegno sociale senza che da parte dell’INPS si possa “rimettere in discussione” la permanenza del requisito sanitario anche per il periodo successivo a tale data. Gli accertamenti sanitari su persone ultra 65 enni mantengono rilevanza solo ai fini della verifica del diritto a percepire l’indennità di accompagnamento oppure le prestazioni di carattere socio sanitario non economiche.
Avendo un reddito totale di 10600€ a mia moglie di quando deve essere l’importo dell’assegno sociale?
Inps ha calcolato 165ۏ giusto o errato
Grazie
SALVE AVVOCATO VOLEVO CHIEDERLE UN IFO, MIO PADRE HA DA DUE MESI COMPIUTO 65ANNI E PERCEPISCE ASSEGNO INVALIDITà CIVILE DA 15ANNI….AL COMPIMENTO DEI 65ANNI NON GLI è STATO CONVERTITO L’EROGAZIONE IN ASSEGNO SOCIALE…MI AIUTI COSA POSSA FARE?GRAZIE
Con la Riforma Fornero, dal 1° gennaio 2013 il requisito dell’età per ottenere l’assegno sociale (ossia i 65 anni) è stato però legato all’incremento della speranza di vita. Di conseguenza a decorrere dal 2016 la trasformazione delle provvidenze economiche in favore degli invalidi civili non avviene più col compimento del 65° anno, ma a 65 anni e 7 mesi di età.
Percepisco una pensione di invalidità dal 2011,ho 65anni e quattro mesi.posso fare domanda per l’assegno sociale?Grazie
Buongiorno avvocato vorrei porgerle. un quesito compio 65 anni questo’anno.,percepisco da alcuni anni l’assegno d’invalidità, vorrei sapere quando sarà convertito in assegno sociale ci sarà l’integrazione per avere 8 anni di contributi grazie
.,,,
Buongiorno avvocato, mia madre percepisce la pensione sociale da invalidità civile parziale. Dopo la morte di mio padre percepisce una pensione di reversibilità di 870 euro mensili. Vive da sola. Le verrà sospesa la pensione sociale? per ora continua a percepirla.grazie.