
I permessi per assistere un familiare disabile vanno conteggiati nel calcolo per la determinazione dei giorni di ferie maturati. E’ questo quanto stabilito dalla Cassazione con ordinanza pubblicata il 7 giugno 2017.
In pratica, i Giudici hanno affermato che non è legittimo il comportamento del datore di lavoro che decurta i giorni di ferie a fronte del godimento da parte dell’interessato dei permessi di cui alla Legge 104 per assistere un familiare disabile.
Di conseguenza i permessi goduti per assistere un familiare con handicap devono concorrere alla determinazione dei giorni di ferie maturati dal lavoratore che ne ha beneficiato. Se così non fosse, il lavoratore che ha usufruito dei permessi verrebbe penalizzato rispetto ad un suo diritto al riposo.
La Corte infatti ricorda che ogni lavoratore ha diritto, ai sensi dell’art. 36 della Costituzione, al riposo settimanale a fronte della prestazione lavorativa svolta, e che tale ristoro si rende nei fatti necessario anche a fronte dell’assistenza ad un invalido, che comporta un aggravio in termini di dispendio di risorse fisiche e psichiche.
Le norme a cui si fa riferimento nell’ordinanza in esame, sono sia norme nazionali che internazionali:
– articoli 2, 3, 38 della nostra Costituzione
-la Direttiva 2000/78/CE del Consiglio del 27 novembre 200
– la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
In particolare quest’ultima prevede il sostegno e la protezione da parte della società e degli Stati non solo per i disabili, ma anche per le loro famiglie, ritenute strumento indispensabile per contribuire al pieno ed uguale godimento dei diritti delle persone con disabilità.
Mi spiega perche’ la aspettativa di vita di un cardiopatico sarebbe la stessa di una persona normale secondo la legge ? con Defibrillatore impiantato non ho abbastanza invalidita’ (67 punti) per andare in pensione a 63 anni .