Sì all’accompagnamento in presenza della prevedibilità dell’esito infausto della malattia (Cass. 29449/2020)

Sì all’accompagnamento prevedibilità morte

La Cassazione si è pronunciata recentemente riconoscendo l’accompagnamento anche in presenza di grave malattia ad esito infausto.

In tema di provvidenze agli invalidi civili, è intervenuta la Cassazione con sentenza n. 29449 del 23.12.2020 chiarendo che la presenza di gravi patologie, tali non solo da rendere l’individuo inabile al 100% ma da fare ragionevolmente prevedere che la morte sopraggiunga proprio in dipendenza delle stesse, non esclude il diritto all’indennità di accompagnamento finché l’evento letale sia “certus an” ma “incertus quando”, non apparendo razionale e rispondente alle finalità della legge negare la necessità di un’assistenza continua per il fatto che, entro un periodo di tempo imprecisato, sopraggiungerà la morte a causa delle patologie invalidanti.

Sì all’accompagnamento in presenza della prevedibilità dell’esito infausto della malattia

L’indennità di accompagnamento può essere negata solo quando sia possibile formulare un giudizio prognostico di rapida sopravvenienza della morte, in ambito temporale ben ristretto, di modo tanto che la “continua assistenza” risulti finalizzata non già a consentire il compimento degli atti quotidiani (tra i quali l’alimentazione, la pulizia personale, la vestizione), bensì a fronteggiare un’emergenza terapeutica.

Pertanto, allorché ricorrano patologie gravi “ove non sia prevedibile il quando dell’esito infausto della malattia, l’indennità di accompagnamento è dovuta esclusivamente in presenza del presupposto della necessità di un aiuto permanente”.

Fonte: https://www.avvocatolorenzomosca.it/

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1 Commento

  1. Salve, ho subito intervento mutilante per un tumore sieroso con alto grado di malignità. Ho fatto chemioterapia. Per un anno ho ricevuto accompagnamento e sono stata chiamata a revisione due mesi a revisione prima della data fissata dal primo verbale. Eseguo follow up ogni tre mesi e ancora non mi sono ripresa seppur riesco a deambulare , ma faccio tutto lentamente, mi è stato tolto accompagnamento dal verbale ma intanto stanno arrivando ancora accrediti. La diagnosi da verbale Invalido con totale e permanente inabilità lavorativa 100% art. 2 e 12 L 118/71 (non prendo pensione perchè supero appena il reddito) e poi le sigle Diagnosi DM 05/02/92 codice 9323 e Diagnosi ICD9 – codici 179 e 198. Sono molto preoccupata perchè non so se per default mi è stato lasciato l’accompagnamento a prescindere dalla valutazione della commissione. Mi aiutate per favore? non so cosa fare.

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