
Decreto infrastrutture: novità su parcheggi disabili, strisce blu, sanzioni
Il Senato ha convertito definitivamente in legge il c.d. decreto infrastrutture (decreto-legge n. 121 del 10 settembre 2021) che prevede tra le varie misure delle indicazioni sulla gratuità dei parcheggi per le persone con disabilità, semplificazioni sulle modalità di accesso alle agevolazioni fiscali sui veicoli, aumento delle sanzioni per coloro che sostano senza autorizzazione negli spazi riservati e “stalli rosa”.
Gratuità dei parcheggi
Il Decreto infrastrutture favorisce la sosta gratuita dei disabili nelle strisce blu, alternativa agli stalli riservati, solo se questi ultimi risultano occupati. Dunque, dal 1° gennaio 2022, i titolari del contrassegno disabili potranno parcheggiare nelle aree di sosta a pagamento (strisce blu) nel caso in cui fossero occupati gli stalli a loro riservati.
Quindi, non vi è nessun automatismo, ma solo la previsione che “ai veicoli al servizio di persone con disabilità, titolari del contrassegno speciale ai sensi dell’articolo 381, comma 2, del regolamento, è consentito sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati”.
Appare evidente che tale formulazione potrà dare adito a contenziosi vari nei casi in cui le aree di parcheggio, custodite o meno, siano oggetto di convenzione fra società private ed enti pubblici.
Semplificazioni nell’accesso alle agevolazioni fiscali sui veicoli
Sono state semplificate le procedure di accesso alle agevolazioni fiscali sui veicoli (IVA agevolata, detrazione Irpef, esenzione bollo e imposte di trascrizione) per uno specifico gruppo di persone che ne sono già titolari: le persone con disabilità che siano titolari di patente con obbligo di adattamenti alla guida.
Infatti, finora quest’ultimi, ai fini delle agevolazioni auto, avevano l’obbligo di presentare sia la patente di guida da cui risultasse l’obbligo di adattamenti alla guida, nonché un verbale di invalidità o di handicap in cui risultasse una menomazione che comporta una ridotta o impedita capacità motoria.
La novità sta ora nel fatto che per le persone con disabilità, titolari di patente con obbligo di adattamento, basta ai fini delle agevolazioni auto la presentazione della patente di guida con obbligo di adattamenti al veicolo, senza la necessità di dover anche presentare il verbale di invalidità o di handicap (L. 104/92). Si ricorda però che la disposizione diverrà applicativa solo dopo l’approvazione di uno distinto decreto ministeriale correttivo.
Sanzioni
Vengono innalzate le sanzioni per chi occupa gli “stalli rosa” (ossia i posti riservati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni muniti di specifico contrassegno) e gli altri parcheggi riservati alle persone disabili senza autorizzazione, nonché per chi sosta nelle aree pedonali urbane.
Nello specifico, la sanzione passa a cifre comprese fra i 168 euro e i 672 euro per chi non è in possesso del contrassegno, mentre è aumentata anche la sanzione per chi, pur essendo in possesso del contrassegno non rispetta le regole (sanzione fra gli 87 e i 344 euro). Inoltre, è prevista anche la decurtazione di due punti sulla patente e, se il comune lo prevede, la rimozione del veicolo “abusivo”.
Un’ultima novità riguarda poi la modifica nel Codice della strada della definizione di “utente debole della strada”. Se prima tra gli utenti deboli vi erano elencati “pedoni, disabili in carrozzella, ciclisti e tutti coloro i quali meritino una tutela particolare dai pericoli derivanti dalla circolazione sulle strade”, ora l’utente debole è definito invece come “vulnerabile” e la voce “disabili in carrozzella” è sostituita da “persone con disabilità”.
Fonte: Agenzia Iura.it
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