Sempre più hi-tech, per una vita in discesa e autonoma. La tecnologia può essere di grande aiuto nella gestione delle disabilità ed è per questo che si cerca di renderla più accessibile anche dal punto di vista economico.
Per gli acquisti di sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap, lo Stato italiano riconosce due agevolazioni, l’ acquisto con Iva agevolata al 4% e la detrazione del 19% delle spese sostenute, in sede di dichiarazione dei redditi.
Le due agevolazioni riguardano i cosiddetti sussidi tecnici ed informatici, cioè quelle apparecchiature che utilizzano delle tecnologie meccaniche, elettroniche o informatiche, come i computer, i cellulari, modem, fax, telecomandi e automazioni varie.
La prima forma di agevolazione prevede la possibilità di detrarre, al momento della denuncia annuale dei redditi, le spese sostenute per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici. Tale detrazione è pari al 19% della spesa sostenuta per l’acquisto di quei prodotti.
Questa agevolazione, diversamente da quella prevista per l’IVA, spetta per qualsiasi tipo di disabilità.
Per ottenerla, in sede di dichiarazione dei redditi, il disabile o il familiare che lo ha a carico deve presentare il certificato di handicap ai sensi della legge 104 del 92, oppure il certificato di invalidità civile, di lavoro, di servizio, rilasciato da commissioni pubbliche; occorre inoltre il certificato del medico curante da cui risulti il collegamento funzionale tra la menomazione e il sussidio, nonché la fattura o ricevuta che dimostri l’avvenuto acquisto.
Invece, per acquistare i sussidi tecnici ed informatici con Iva agevolata al 4% , anziché con quella ordinaria del 22%, è necessario che si tratti di prodotti da utilizzare a beneficio di persone aventi menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio; inoltre è necessario che questi prodotti servano a facilitare la comunicazione interpersonale del disabile, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente, l’accesso all’informazione e alla cultura, o servano per assistere la riabilitazione.
Si precisa che questo tipo di agevolazione non è prevista per la disabilità intellettiva e psichica.
Per usufruire dell’iva al 4%, il disabile deve consegnare al venditore, prima dell’acquisto, la copia o del certificato di invalidità civile o del certificato di handicap, anche senza la condizione della gravità. Serve poi una specifica prescrizione autorizzativa rilasciata da un medico specialista dell’Asl, dalla quale risulti il collegamento funzionale fra il sussidio tecnico ed informatico e la menomazione del disabile beneficiario dell’agevolazione.
Tutta questa documentazione, lo ribadiamo, deve essere presentata prima dell’acquisto: chi vende il prodotto è infatti responsabile della correttezza della documentazione e ne risponde all’amministrazione finanziaria.
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