
Ricorso contro la decisione della commissione medica Inps su accertamento invalidità civile

Contro il giudizio della commissione medica per l’accertamento dell’invalidità civile è possibile fare ricorso entro 6 mesi dalla notifica del verbale sanitario. Il termine di 6 mesi non ammette eccezioni: una volta decaduto sarà possibile solo presentare una nuova domanda amministrativa.
L’invalido o il portatore di handicap che intende opporsi ad una decisione dell’Inps perché ritiene non giusto il verdetto emesso dalla commissione medica, può presentare ricorso giudiziale tramite l’assistenza di un avvocato.
A partire dal primo gennaio 2012, le regole per proporre ricorso in tribunale sono cambiate. Infatti, non va proposto più il ricorso introduttivo per il giudizio, ma si presenta sempre in tribunale il cosiddetto accertamento tecnico preventivo, che è obbligatorio per tutte le controversie in materia di invalidità civile, cecità, sordità, handicap, disabilità, nonché in materia invalidità pensionabile.
Il ricorso per accertamento tecnico preventivo
Il ricorso per accertamento tecnico preventivo va presentato sempre con l’assistenza di un legale e va proposto al giudice del lavoro entro e non oltre sei mesi dal ricevimento da parte dell’interessato del verbale Inps.
Una volta presentato il ricorso, il giudice nominerà un medico legale che avrà il compito di visitare l’interessato per verificarne le condizioni di salute. A seguito della visita, il consulente presenterà una relazione. Se si è d’accordo con la relazione e non si ha intenzione di contestarla, il giudice approverà il giudizio espresso dal consulente emettendo una sentenza, chiamata decreto di omologa. In caso di dissenso con quanto stabilito dal medico legale, andrà presentato il ricorso vero e proprio. La sentenza che ne deriva è inappellabile, ossia non è ammessa un’ulteriore opposizione.
Nel momento in cui si presenta il ricorso è molto importante inserire anche i documenti con cui l’interessato dichiara di non superare determinati limiti di reddito. Questa è infatti un’ulteriore novità: il ricorrente che perde il giudizio può essere condannato al pagamento delle spese processuali a meno che il suo reddito non superi i 23.056,82 Euro per il 2015. Inoltre, coloro i quali hanno un reddito non superiore a 34.585,23 Euro non devono nemmeno pagare il cosiddetto contributo unificato, ossia un tassa che occorre pagare quando si ricorre in tribunale.
La sentenza giudiziale, così come il decreto di omologa, sostituiscono a tutti gli effetti il verbale di visita della Commissione medica e possono essere prodotti a qualsivoglia ufficio pubblico.
E’ possibile proporre un ATP con riferimento ad una valutazione del 55% (non sono ancora decorsi i sei mesi) avendo già richiesto ed ottenuto l’aggravamento con esito positivo – sempre nell’ambito dell’invalidità civile?
L’aver proposto domanda di aggravamento può comportare una sorta di tacita accettazione del verbale che si intenderebbe contestare?
Grazie!
La domanda di aggravamento ed il ricorso contro il primo verbale sono due procedure differenti per cui finchè non son decorsi i termini per il ricorso è sempre possibile impugnare il verbale. Ma se hai ottenuto un esito positivo a che serve impugnare comunque il verbale col rischio di perdere quanto riconosciuto con l’aggravamento?
Gentile Avvocato,
grazie per la risposta. La valutazione che si intende impugnare da origine ad una richiesta di restituzione dell’indebito (circa 10 mesi) per i mesi decorrenti dalla data di scadenza del precedente verbale (80%) al verbale successivo (55%), che è quello che si intende contestare. Certo è che un ATP travolgerebbe anche il successivo aggravamento ottenuto (80%), con tutti i conseguenti rischi…
Allora occorre che si valutino bene i pro e i contro dell’eventuale proposizione dell’Atp e questa è una scelta che deve fare l’avvocato insieme al cliente: se si propone il ricorso e l’esito dovesse essere positivo, verrebbe meno anche l’obbligo di restituzione degli indebiti; se però l’esito dovesse essere il riconoscimento di una percentuale inferiore al 74%,oltre alla restituzione dell’indebito verrebbe vanificato anche l’ultimo verbale che ha riconosciuto l’80%.
salve sono una ragazza di 30 anni sono nata con una malformazione ho l’agenesia della falange del II III e IV del piede sinistro e nel piede destro del IV mancanza delle unghie nel piede destro II III IV dito e nel piede sinistro I II III IV dito, i diti non sono sviluppati correttamente ho le falangi ungueali ridotte di dimensione.
Oggi mi è arrivata la risposta dell’inps e mi hanno respinto la domanda con un semplice no handicap. Secondo Voi posso fare ricorso? ho possibilità di riuscire ad ottenere le categorie protette?
Sopratutto quanto mi può costare il ricorso? Resto in attesa di una Vs cortese risposta.
Cordiali saluti
Salve Avv.to, …in tema di ricorso giurisdizionale chiedevo info sul da farsi in seguito ad avverso provvedimento circa il decreto di omologa (o sentenza negativa), dove inizialmente avevamo impugnato il verbale Inps circa l’invalidità civile e l’Ind.Acc. (L. 18/80)
Il decreto di omologa del giudice che definisce il giudizio non è impugnabile nè modificabile, salva la possibilità di ricorso in Cassazione per motivi tassativamente individuati dalla legge. Saluti
Buonasera Avv.to . volevo chiederle un parere per un eventuale ricorso per un invalidità declassata dal 75% al 50%..
Tutto ha inizio nell anno 2010 quando dopo varie visite particolari,a mia moglie gli è stata diagnosticato un carcinoma papillare della tiroide..Quindi con immediata asportazione della tiroide totale e paratiroidi V e VI livello..Effetuata radioterapia..
D’allora e ad oggi in cura presso il CPS della zona.
EPISODI DEPRESSIVI RICORRENTI.
IN TERAPIA CON SERTRALINA E ABILIFY
In questi ultimi anni trascorsi è stata ricoverata diverse volte per disturbi polmonari e pleuriti riccorrenti..
In attesa di una sua risposta LA Ringrazio anticipatamente …… MARCO C.
Buonasera avocato o una malattia. Ai motoneuroni e Vado sempre. A peggiorare o fatto domanda per inabilità a lavoro e me l’anno respinta o fatto ricorso e INPS non mi risponde cosa devo fare
Buonasera avvocato mia madre ha fatto domanad a di invalidità civile e tramite domanda al inps ha ricevuto il60% abbiamo fatto ricorso tramite legale vorrei sapere quando tempo passa per la procedura se e stata respinta ancora o approvata grazie?
Buongiorno av. mio marito a una invalidità 100/100 e non viene pagato asegno perche per anno2016 supera il reddito , ma il 2017 prende solo 500 euro mensile vorrei sapere se a diritto a asegno d ‘invalidita?Grazie
Buongiorno
I 23.056,82 si intendono lordi o netti? A mia madre è stata riconosciuta invalidità grave 100% L509-88 . 124/98 portatore di handicap comma 1 art 3. Ma a quanto pare non riceverà nulla ne soldi ne legge 104 … possibile.? Vorremmo fare ricorso. Lei cosa consiglia? Grazie
sono un paziente di sclerosi multipla progressiva di 54 anni cui inps ha riconosciuto invalidità 100 % Cod 7302 ed indennità di accompagnamento nel verbale l’inps richiede una revisione sanitaria della prestazione,volevo chiederle:è possibile presentare domanda per l’esonero della revisione ,dato che la mia patologia mi ha confinato su una sedia a rotelle? Anche se la patologia non è espressamente indicata tra quelle che danno diritto all’esonero DM 2 agosto 2007,ho perdita funzionale degli arti inferiori,con problemi di forza e di tono muscolare ed coordinazione ed equilibrio
Salve, ho 60 anni e sono un lavoratore dipendente. Desidero sapere se posso e se mi conviene o meno fare ricorso avverso il verbale dell’Inps, che dietro mia richiesta per l’aggravamento dell’invalidità, mi ha riconosciuto il 75%. Dopo aver lottato contro un Linfoma (nel 2011, con invalidità al 100% e poi declassata al 70%) e dopo che l’anno scorso ho avuto anche un infarto, avendo tra l’altro ipertensione e iperomocisteinemia, pensavo di poter ottenere quanto meno l’80% dell’invalidità, in maniera tale da poter chiedere il pensionamento anticipato. Grazie…
Gentile sig. Salvatore, una cosa è l’invalidità civile, altra è la richiesta di vecchiaia anticipata per invalidità pari o superiore al 80%. Orbene, per la vecchiaia anticipata 80% occorre presentare la relativa domanda avendo cura di allegare anche la richiesta di particolari agevolazioni di legge ai sensi del D.Lgs 503/92 che disciplina appunto la vecchiaia anticipata per invalidità 80%. Le ricordo che ulteriore requisito è il versamento di almeno 20 anni di contribuzione (o 15 anni se versati prima del 31/12/1992). Saluti
Buongiorno avv. Il 28 8 2016 ho fatto domanda invalidità civile punteggio assegnato 67 punti ho fatto ricorso e e il medico legale mi ha assegnato 75 punti significa che è stata accettata oppure deve salutarla ancora l’Inps. Grazie
Dipende da quello che ha chiesto nel ricorso. Se è stato chiesto il riconoscimento dell’assegno mensile (dal 74% al 99%) allora ha ottenuto ciò che voleva. Se invece nel ricorso ha richiesto il ricoscimento del 100%, la causa non è andata a buon fine.
Buon pomeriggio Avvo.to
Nel lontano 1989 ,dopo un incidente stradale nel quale ho riportato lesione midollare L2 D12 con relativa paraparesi degli arti inferiori, sono stato riconosciuto invalido al 75%.
Successivamente (nel 2003) dopo una rovinosa scivolata(allora deambulavo con l’aiuto di un bastone e sempre con qualcuno vicino) ho riportato la frattura del femore destro.Nel giugno del 2017 –anche se con notevole ritardo-ho chiesto la visita di aggravamento poiché con il passare degli anni la mia deambulazione è sempre più precaria e sono costretto a spostarmi con l’uso di uno scooter elettrico per disabili.
Pochi giorni fa mi è arrivato l’esito della vista: in poche parole : non mi riconoscono l’aggravamento, mi confermano l’invalidità al 75% ma –cosa per me molto grave-
A pag.5 del verbale sotto la voce “Ricorrono Le previsioni di cui” è riportato la dicitura:
l’interessato non possiede alcun requisito tra quelli di cui all’art. 4 D.L. 9 febbraio 2012 n. 5
Da quello che ho trovato in rete mi sembra di capire che la commissione ritiene che io non abbia più diritto al contrassegno per i parcheggi riservati agli invalidi!
La domanda che volevo porle è:
è possibile riconoscere un invalidità al 75% senza diritto di contrassegno?
Anticipatamente la ringrazio e le auguro
Buon Lavoro
E’ possibile sì riconoscere una percentuale anche piuttosto alta di invaldiità senza però concedere il contrassegno. Qualora sussistano problemi di deambulazione ritengo opportuno ricorrere avverso il verbale. Saluti
Buongiorno Avvocato,
ho 60 anni, dall’eta di 15 sono invalido al 34% a causa incidente stradale con benefici della legge 104 sul collocamento.
2 anni fa feci domanda di aggravamento del diabete di tipo 2 e protesi completa al ginocchio destro che venne accolta con
innalzamento della percentualòe di invalidità al 60%.
Recentemente sono affetto da psoriasi con interessamento del 37% della superficie cutanea, con referto del medico ASl dell’ospedale
Policlinico di Milano.
La tabella delle invalidità indica per questa patologia una percentuale di invalidità che va dal 41% al 50%.
Facendo la somma delle 2 percentuali (60+41 min.), ovviamente con calcolo riduzionisticoa scalare di Balthazard, il risultato sarebbe una percentuale min. del 76% al max. 80%.
La commissione mi ha assegnato una percentuale del 65%.
Le chiedo se le sembra una valutazione corretta o devo fare ricorso?
Grazie.
Avv. Buon giorno a dicembre ho fatto la visita per mia figlia autistica con diagnosi ( spettro autistico di tipo grave ) , mi hanno concesso 104 art 3 comm 3 con indennita di frequenza , quando lasl ha visitato mia figlia e ha concesso il sostegno a vita , uonpia di riferimento mi ha fatto una diagnosi funzionale dove dice che la bambina non e in grado di compiere gli atti quotidiani e che deve essere seguita sempre , adesso mi chiefo come mai non mi spetta accompagno mentre tante famigle lo ricevono con la stessa situazione e poi come mai tra due anni devo fare la visita di controllo quando la legge dice non peima dei 18 anni ? Vorrei fare ricorso o aggravamento cosa mi consiglia ? Grazie
la commissione medica asl mi ha riconosciuto invalido al 100%. L’inps mi eroga pensione. Se in seguito l’nps, con propria commissione, dovesse non confermare l’invalidità, come posso difendermi? Come è possibile che alcuni medici mi diagnosticano una patologia, mentre altri( inps) la negano.
salve avvocato, volevo sapere qual’è secondo lei il ricorso più giusto per introdurre una richiesta di invalidità del 67%, l’assistita deve chiedere l’avvicinamento essendo un’insegnate fuori regione, quindi intende avere i benefici dell’art 21 della legge 104/92, le è già stato riconosciuto l’art 3 co.1 della stessa L.104, ma per farlo ha necessità del riconoscimento anche di un grado di invalidità almeno del 67%, invece al momento le è stato riconosciuto un grado più basso. Come dovrei introdurre secondo lei? Con un ricorso ordinario o con un’ATP? Non è interessata a benefici economici,ma solo amministrativi.
Salve volevo un informazione…io ho un invalidità al 50% per morbo di crohn complicato a seguito di una perforazione all’intestino. Oltre questo problema ho una insufficenza renale cronica…in più sono anemica. Vorrei fare ricorso tramite un medico legale secondo lei faccio bene??? Aggiungo che con il 50% ho potuto iscrivermi alle fasce protette del lavoro, infatti sto lavorando e devo ancora finire il periodo di prova. La mia responsabile si lamenta del fatto che sono lenta e questo mi da pensieri visto che è il massimo che riesco a fare …
Il ricorso va fatto tramite un avvocato e non un medico legale. Ma prima di ciò le consiglio di far vedere la sua documentazione sanitaria da un medico legale ai fini della valutazione sull’opportunità o meno di un ricorso giudiziario. Inoltre, se lei lavora e può contare su un’anzianità contributiva di almeno 5 anni (ossia 260 contributi settimanali), dei quali almeno tre anni (156 contributi settimanali) versati negli ultimi cinque anni, può valutare di presentare domanda di assegno ordinario. Saluti
Salve avvocato, ho ottenuto invalidità al 70% per diabete tipo 1 (in cura con microinfusore) con diversi ricoveri per ipoglicemie gravi e per asportazione di metà tiroide ( diagnosticato nodulo maligno). Dopo l’intervento ho iniziato la cura con fiale Tirosint.
A suo parere conviene presentare ricorso?
Buon giorno avvocato , mi chiamo Stefania .Ho una patologia abbastanza seria perché neurodegenerativa.La commissione medica mi ha rivonosciuto solo il 65%,quindi niente assegno.Devo fare ricorso e volevo sapere la tempistica. Grazie. Le lascio una buona giornata. Cordiali saluti
Buon giorno avvocato , mi chiamo lucio , dopo una revisione sanitaria ,dal 75% mi hanno dato il 67% .
e mi hanno tolto la pensione invalidita., vorrei sapere se facendo ricorso , e aver passato la visita col ctu.
a prescindere dall’esto negativo o positivo , posso chiudere il ricorso ?
cordiali saluti , grazie.
Buongiorno avvocato mi scusi se la disturbo ‘ho un problema ‘ nel 2ooo mi hanno dato l’invalidità con assegno di 274 euro con 80 per cento. Da circa 6 anni forse 7 mi e stata sospesa perche mi hanno detto che ho lavorato. Si è vero ma ho sempre chiesto se potevo farlo .ho sempre presentato il redito. Ho la vorato 1 ora alla settimana assicurata.. li mi hanno tolto l’assegno. Chiedendomi 21 mila euro indietro.sono andata per avere spiegazioni del motivo e cosa dovevo fare mi e stato detto che se potevo pagare.io ho detto di no”è assurdo che mi abbiano tolto l’assegno che mi spetta di diritto. Premetto che io non ho firmato nessun documento dov’è io accettavo di pagare .chiedo a lei che cosa potrei fare per avere tutti gli arretrati e la pensione che mi spettano di dirito in quanto io sono stata riconosciuta invalita in tutte le visite che ho fatto…
Cordiali saluti…
Grazie attendo una sua comunicazione
Salve,vorrei un’informazione . Sto avviando la procedura di ricorso per indennità di accompagno per mia nonna. Vorrei sapere se per la visita indetta dall’avvocato dinanzi al medico legale è necessario essere accompagnati da un medico che conosca tutta la situazione clinica di mia nonna.
Grazie
E’ PREFERIBILE, MA NON OBBLIGATORIO AVERE UN PROPRIO CONSULENTE DI PARTE. VALUTATE CON IL VOSTRO LEGALE L’OPPORTUNITA’ DI TALE EVENTUALITA’.
Salve,
mio padre ultra settantacinquenne e residente nel comune di Roma, affetto da parkinson con il conseguente peggioramento dello stato di salute si è trasferito a casa mia, in provincia di Salerno. Abbiamo presentato domanda di accompagnamento e gli hanno riconosciuto la L104 e l’invalidità grave del 100%. Vorrei fare ricorso per l’accompagnamento. Il foro di competenza ovviamente è Roma, ma non è in grado di affrontare il viaggio per la nomina di un legale e per le successive visite al quale sarebbe chiamato. Posso fare ricorso nella regione Campania dove è domiciliato e dove abbiamo presentato la prima domanda?
Grazie
buongiorno avocato, ho fatto ricorso per pensione di invalidità e volevo sapere cosa succede se non mi presento alla visita col medico legale?
Salve Egr. Avvocato volevo un informazione inerente invalidità civile di mia mamma le spiego la situazione e le faccio una breve cronistoria:
1 A Luglio 2018 ricoverata presso Ospedale Civile Adria (Ro) Diagnosi: Ictus cerebri con emiparesi sinistra, diabete mellito tipo 2;
2 Eseguita Riabilitazione con comunque deficit motori agli arti sx sia superiore che inferiore (in specifico quello inferiore perdità non di forza o muscolo ma di sensibilità).
3 Eseguita Visita per invalidità senza accompagnamento e L’104 successiva: Verbale riferisce:
INVALIDO ultrasessantacinquenne con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere
gli atti quotidiani della vita (L.508/88); Codice DM 5/2/92 Codice ICD9 OMISSIS OMISSIS;
Ricorrono le previsioni di cui:
-all’art. 381 del DPR 495/1992
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Disabilita’ rilevate: OMISSIS
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ESONERO DA FUTURE VISITE DI REVISIONE PER APPLICAZIONE DEL DM 2/8/2007: NO
4 Seconda visita di verifica e successivo verbale:
INVALIDO ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età
(L.509/88.124/98) grave 100% Diagnosi:
Deficit moderato della funzione deambulatoria in esiti di ictus cerebri. DM tipo 2°.
Diagnosi ICD9: CODICE – 438
Requisiti di cui all’art. 4 del D.L. 9 febbraio 2012 n.5
è invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art. 381 del DPR 495/1992)
Anamnesi:
Ha 74 anni. Vedova; vive da sola. Nella seduta del 15/11/2018 riconosciuta invalida ultra65enne con indennità di
accompagnamento, per: “Esiti di ictus cerebri con emiparesi sinistra”. L’ictus risale al luglio 2018.
Esame obiettivo:
Assume la stazione eretta con appoggio delle mani alla scrivania. In ambulatorio effettua un breve spostamento, con
marcia su base allargata; per spostamenti più lunghi usa un deambulatore a 4 ruote. Mingazzini I con lieve
sottoslivellamento dell’arto sup sinistro. Chiusura a pugno completa, bilateralmente; pinza conservata. Colloquio: vigile,
orientata in T/S/P, conosce il denaro e discretamente il suo valore. Visus naturale utile. Udito sociale utile. Indossa
presidio assorbente.invalido con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta (art. 381 del DPR 495/1992)
Ora mi chiedo guardando le tabelle riassuntive di invalidità che se interpreto bene mia mamma risulta essere invalida al 100% ma comunque non ha diritto ne a pensione di invalidità e ne di accompagnamento.
Se ho interpretato bene quali strade mi restano :
A) Ricorso Tramite tribunale contro la Commissione medica, e ci sono i presupposti? e chi mi devo rivolgere? (considerando che ha un reddito complessivo lordo di 8000 euro/annui)
B) Richiesta di Assegno sociale, o altro.
Grazie e scusi se sono stato prolisso spero di avermi spiegato. attendo vostra risposta.
Salve ho 67 percento ho fatto ricorso Isernia e zero disoccupato epatite cronica oppositore tutto corpo igiene mentale che possibilità ce mancano 7 punti grazie