
La legge di stabilità 2017 ha previsto la possibilità per i lavoratori precoci di uscire dal mondo del lavoro a decorrere dal 1°maggio 2017, indipendentemente dall’età anagrafica e a condizione di rientrare in determinate categorie di lavoratori.
REQUISITI
E’ necessario avere 41 anni di contributi (quota 41), aver lavorato almeno 12 mesi effettivi prima del compimento del 19° anno di età, essere tra i lavoratori che ricadono nel sistema misto, ovvero essere in possesso di anzianità contributiva alla data del 31.12.1995, e rientrare in una delle categorie previste per l’accesso all’APE sociale, ossia:
- stato di disoccupazione a seguito di licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa, o risoluzione consensuale nell’ambito di procedure di conciliazione prevista dall’articolo 7 della legge 604/1966 (opera in caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo). Devono aver terminato l’indennità di disoccupazione da almeno tre mesi;
- assistere il coniuge o il parente di 1° grado convivente con handicap grave da almeno 6 mesi;
- avere una riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%;
- svolgere mansioni faticose da almeno 6 anni in via continuativa.
Quando si parla di lavoratori precoci, ai fini dell’accesso alla pensione, si intendono:
- gli operai dell’industria estrattiva, edilizia, manutenzione degli edifici,
- i conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni,
- i conciatori di pelli e pellicce,
- i conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante,
- i conduttori di mezzi pesanti e camion,
- le professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere organizzati in turni,
- gli addetti all’assistenza personale di persone non autosufficienti,
- i professori di scuola pre-primaria,
- i facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati,
- il personale non qualificato addetto alla pulizia,
- gli operatori ecologici.
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