Maggior tutela degli anziani invalidi: CASSAZIONE (Ordinanza 15 ottobre 2019, n. 26090/19)

La Cassazione, con ordinanza n. 26090/19 del 15.10.2019 impone una maggior tutela degli anziani e soggetti deboli in caso di soppressione di indennità di accompagnamento e di pensioni di invalidità per asseriti miglioramenti delle condizioni di salute, stabilendo a carico dell’Inps dei precisi limiti.

Infatti, l’Inps non può revocare l’indennità di accompagnamento o altri trattamenti di invalidità già riconosciuti in tribunale procedendo ad una nuova valutazione, ma solo in caso di dimostrato miglioramento (improbabile per gli anziani!).

Il caso

La Corte di Cassazione si è pronunciata con l’ordinanza predetta su un ricorso di una cittadina, assistita dall’avv. Massimo Mazzucchiello, esperto di diritto amministrativo previdenziale, che si era vista revocare dall’Inps l’assegno mensile di invalidità civile in seguito ad una visita di revisione disposta a distanza di diversi anni dal precedente riconoscimento ottenuto in tribunale per supposti miglioramenti delle condizioni di salute.

Dunque, la Corte ha accolto il ricorso ritenendo i motivi manifestamente fondati ed applicando l’importante principio di diritto secondo cui, quando si controverta in materia di soppressione per asserito miglioramento di pensione di invalidità civile, di assegno di invalidità civile o di indennità di accompagnamento che siano state “conseguite in forza di una sentenza passata in giudicato”, è doveroso effettuare una comparazione tra le condizioni di salute esistenti all’epoca della sentenza e quelle riscontrate in occasione della visita Inps di revisione, dal momento che il “giudicato” si estende anche alla valutazione del carattere invalidante delle malattie che, se invariate, non possono essere diversamente valutate.

D’ora in poi, pertanto, vi sarà una maggior tutela degli anziani e invalidi e sarà più arduo per l’Inps sopprimere una pensione di invalidità per motivi di ipotizzati miglioramenti delle condizioni di salute quando il precedente riconoscimento sia stato ottenuto in via giudiziaria e non solo su semplice domanda in via amministrativa.

I cittadini saranno finalmente più tutelati nei loro diritti, dal momento che la maggioranza delle malattie tende ad aggravarsi ed a cronicizzarsi con il trascorrere del tempo con ulteriori complicazioni e non certo a migliorare!

Ringrazio il collega Massimo Mazzucchiello per l’importante risultato ottenuto e per aver messo a disposizione tale precedente.

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