Richiesta di attivazione servizi alternativi a seguito di chiusura Centri per persone con disabilità

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Come e a chi va richiesta l’attivazione dei servizi alternativi, così come indicati nel decreto Cura Italia, a seguito della chiusura dei centri per le persone con disabilità.

Ci siamo già occupati del decreto Cura Italia, analizzando in particolare le disposizioni in esso previste a favore delle persone con disabilità che siano anche lavoratori dipendenti, nonché quelle a favore delle persone che assistono familiari con disabilità. Link all’articolo: Coronavirus: disposizioni a favore dei disabili nel decreto-legge “Cura Italia”.

Orbene, tra le varie misure avviate dal Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus vi è la sospensione dell’attività dei centri diurni per persone con disabilità dal 17 marzo 2020 al 3 aprile 2020. Proprio a causa della chiusura dei centri diurni, dei servizi educativi e delle scuole, il decreto ha previsto che le Pubbliche Amministrazioni, come Comuni, Consorzi di Comuni…, forniscano, ricorrendo al personale disponibile già impiegato in tali servizi, prestazioni in forme individuali domiciliari, oppure in alternativa, forniscano tali prestazioni a distanza o negli stessi luoghi ove si svolgevano normalmente i predetti servizi sospesi, ma senza creare “assembramenti”.

Quindi, è possibile chiedere l’attivazione delle misure alternative per fare fronte alla chiusura dei centri diurni e delle scuole.

  • Può essere richiesta la conversione dei servizi fruiti dalla persona con disabilità presso il centro con attività sospese in prestazioni domiciliari o a distanza o resi negli stessi luoghi ove si svolgono normalmente i servizi senza ricreare aggregazione. L’istanza in tal caso va proposta all’Amministrazione competente che garantisce il servizio, che, a seconda dei casi, può essere il Comune o l’Azienda Sanitaria. Al seguente link è possibile scaricare il modello di domanda messo a disposizione da ANFASS Onlus sul proprio sito internet. Modello istanza attivazione prestazioni individuali.

 

  • Può essere richiesta, altresì, la piena fruizione diritto alla didattica a distanza nei confronti degli alunni con disabilità, e in particolare di sollecitare, la contestuale attivazione dei servizi scolastici (assistenza all’autonomia e comunicazione) per scuole elementari, medie e superiori. Le norme, infatti, prevedono quest’ultima soluzione, ferme restando tutte le altre condizioni legate alla frequenza a distanza, ivi comprese la presenza dei docenti curriculari e di sostegno e approntamento e forniture delle necessarie tecnologie. Al seguente link è possibile scaricare il modello di domanda messo a disposizione da ANFASS sul proprio sito internet. Modello istanza piena fruizione diritto alla didattica a distanza.
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