Invalidità civile: invio telematico della documentazione sanitaria anche per medici e patronati

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Da oggi anche i medici certificatori ed i Patronati possono accedere al servizio denominato “Allegazione documentazione Sanitaria Invalidità Civile, per l’inoltro della documentazione sanitaria utile alla definizione degli atti delle domande o posizioni in attesa di valutazione sanitaria di prima istanza/aggravamento.

Invalidità civile: invio telematico della documentazione sanitaria anche per medici e patronati

Lo ha reso noto l’INPS con il messaggio n. 3574 del 1 ottobre 2022.

Si tratta del servizio già utilizzato dai cittadini per inviare all’Inps la documentazione sanitaria, ai fini dell’accertamento medico-legale dell’invalidità civile, servizio ora esteso ai medici certificatori e agli Istituti di Patronato.

I medici certificatori e gli operatori degli Istituti di Patronato che forniscono assistenza al cittadino possono accedere all’applicativo attraverso il sito istituzionale dell’INPS.

Dopo la compilazione del certificato medico introduttivo (da parte del medico curante/pediatra) e fino alla conclusione dell’iter sanitario, i medici certificatori potranno inoltrare alla Commissione medica INPS, mediante allegazione, la documentazione sanitaria comprovante la patologia sofferta, rilevante ai fini del riconoscimento dello stato invalidante.

Al termine del processo di allegazione viene prodotta una ricevuta unica che conterrà l’elenco di tutti i documenti allegati con l’identificativa digitale univoco associato a ogni documento

Tipologie di domande per le quali è fruibile il servizio

Il servizio attualmente riguarda:

– le domande di prima istanza o aggravamento di cittadini residenti nei territori dove l’INPS effettua l’accertamento sanitario in convenzione CIC con le Regioni;

tutte le revisioni sanitarie di invalidità civile (decreto-legge n. 90/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114/2014). In questo caso l’INPS invia una comunicazione mediante una lettera, con l’informativa al cittadino di potere optare per la valutazione agli atti, almeno quattro mesi prima della scadenza di revisione.

Tempo di fruizione del servizio

È possibile trasmettere la documentazione sanitaria finché l’iter di accertamento sanitario è in corso, ovvero finché il verbale non è definito.

Per le revisioni sanitarie, al fine di procedere a un’eventuale valutazione agli atti, le Commissioni mediche INPS potranno richiedere anticipatamente la documentazione sanitaria ai diretti interessati che dovranno provvedere entro 40 giorni dalla data in cui sia stata ricevuta la lettera di richiesta documentazione.

La documentazione sanitaria da allegare online è accettata solo se in formato PDF e di dimensione massima di due MB per ogni documento. Dopo la trasmissione il documento sarà reso disponibile alla commissione medica INPS, che potrà consultarlo e pronunciarsi con l’emissione di un verbale agli atti da trasmettere al cittadino a mezzo di raccomandata A/R.

Nel caso, invece, la documentazione pervenuta non venga considerata sufficiente o non permetta una completa ed esauriente valutazione obiettiva, oppure nel caso in cui la revisione sanitaria non venga trasmessa entro 40 giorni dalla ricezione della richiesta, la medesima commissione medica procederà alla convocazione a visita diretta dell’interessato.

Testo Messaggio Inps n. 3574 del 1 ottobre 2022

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