
Le provvidenze per gli invalidi civili: prestazioni, assegni, indennità e pensioni. I cittadini che, a causa di minorazioni congenite o acquisite, siano inabili al lavoro o incapaci di svolgere un’attività che consenta loro di vivere in maniera dignitosa, hanno diritto all’assistenza sociale e al mantenimento.
Questo diritto viene attuato concretamente attraverso una serie di provvidenze, previste da varie normative e regolamentazioni, che consistono nell’erogazione di pensioni e indennità ( provvidenze economiche ) e in una serie di provvedimenti di varia natura ( provvidenze non economiche ) che possono consistere in agevolazioni per l’accesso all’impiego pubblico e privato, nell’assistenza sanitaria, nella concessione di benefici per l’acquisto di ausili tecnici e informatici, nell’eliminazione delle barriere architettoniche, nel diritto all’istruzione scolastica e all’addestramento professionale.
I soggetti che hanno diritto a fruire delle provvidenze sono gli invalidi civili, i ciechi civili e i sordi purché cittadini italiani residenti nello Stato. Ciascuna categoria ha l’utilità pratica di accomunare persone con invalidità di carattere omogeneo e pertanto destinatarie di diritti peculiari.
Mentre le provvidenze non economiche sono fruibili, seppur con qualche adattamento, da tutti coloro che vivono una condizione di disabilità accertata, le provvidenze economiche sono individuate in relazione alle diverse “categorie”.
Gli invalidi civili possono fruire delle seguenti provvidenze:
– pensione di inabilità;
– assegno mensile di assistenza;
– indennità di accompagnamento;
– indennità mensile di frequenza.
Ai ciechi spetta:
– l’indennità di accompagnamento e la pensione se la cecità è assoluta;
– la pensione e l’indennità speciale se la cecità è parziale.
I sordi hanno il diritto a percepire:
– la pensione;
– l’indennità di comunicazione.
Lo Stato riconosce, inoltre, l’effetto invalidante di particolari patologie croniche quali la talassemia major o morbo di Cooley e la drepanocitosi, nota anche come anemia falciforme.
Ai lavoratori affetti da tali patologie è riconosciuto il diritto a percepire un’indennità annuale che ha la funzione di sostenere il reddito percepito dagli stessi.
Il presupposto affinché possa essere erogata la provvidenza è la sussistenza della condizione di invalidità specifica richiesta, accertata dalle competenti strutture sanitarie.
La domanda per percepire le provvidenze spettanti, corredata di certificato medico, deve essere inoltrata all’Inps, utilizzando il canale telematico, anche per il tramite di patronati e associazioni di sostegno alla disabilità. L’istruttoria che segue alla presentazione dell’istanza, sarà finalizzata ad accertare la sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge: età, cittadinanza e residenza, condizione sociale e reddituale e circostanze specifiche previste dalle diverse normative in materia.
In presenza di determinati presupposti, il diritto a fruire delle provvidenze economiche può essere riconosciuto anche a cittadini stranieri purché con regolare permesso di soggiorno e purché stabilizzati per un periodo non breve nel territorio dello Stato italiano.
L’ammontare economico delle varie provvidenze viene determinato annualmente e in alcuni casi viene graduato in relazione al reddito personale del disabile.
Angela Marcantonio
Con riferimento alla frase: “Il nuovo pcrseoso invalidite0 civile e8 sostenuto da una procedura informatica che consente trasparenza e tracciabilite0, con una semplificazione delle fasi di lavorazione che permetteranno di ridurre i tempi di riconoscimento dello stato invalidante e di erogazione delle provvidenze economiche.”, si richiede come si deve procedere per pratiche gie0 autorizzate dall’U.O. di Medicina legale della ASL RM C di Via Ignazio Silone, 100, ovvero, a titolo esemplificativo si riporta il seguente caso concreto: Trasmissione del verbale modello 72 A/SAN – RL1/06, in data 2 dic 2009, relativo all’accertamento dell’invalidite0 di minore di anni 18 con difficolte0 persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua ete0 (Art.1 L.289/90) e che de0 diritto alla “indennite0 di frequenza”. Dove si compila la domanda e si forniscono i documenti richiesti?